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Siti di annunci gratuiti: un modo veloce per trovare lavoro, ma quanti rischi

  • Immagine del redattore: Salvatore Giglio
    Salvatore Giglio
  • 16 ago 2021
  • Tempo di lettura: 5 min

Aggiornamento: 17 ago 2021

I siti di annunci economici on line sembrano una bella scorciatoia per trovare lavoro, ma le fregature sono dietro l'angolo...


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Ho constatato personalmente quanto sia tedioso, snervante ed inutile iscriversi ai siti che fanno da collocamenti privati; se hai più di 40 anni e non sei laureato è quasi inutile aspettarsi un'occupazione da queste agenzie perchè i loro committenti cercano quasi esclusivamente "carne fresca" e super titolata da spremere il più possibile.

Così chi, come me, ha superato i 50 ed è abituato ad un contatto diretto, immediato con un potenziale datore di lavoro va su quei siti, tipo Kijiji, Bakeka.it o Subito.it, che sono la trasposizione on line dei vecchi magazine di annunci gratuiti .

Come accadeva con i vecchi magazine, su questi siti appare in calce ad ogni inserzione un indirizzo di posta elettronica e/o un recapito telefonico, non ci sono intermediari e il più delle volte si entra in contatto con l'inserzionista nell'arco di poche ore.

Se da un lato ciò aumenta enormemente il ventaglio di potenziali datori di lavoro tra cui scegliere, dall'altro ciò espone il candidato alle mire illecite di stalker e malfattori. Ho fatto esperienza personale di questo aspetto sinistro legato agli annunci economici gratuiti.

  1. Il primo caso fu quello di una strana mail di risposta ad una mia richiesta di lavoro presso un hotel in Svizzera in cui il sedicente direttore di quella struttura mi chiedeva dati e notizie strettamente personali. Mi parve subito un caso di phishing, anche per la differenza di dominio della mail, e scrissi all'hotel svizzero chiedendo spiegazioni e allegando una copia della mail che avevo ricevuto. Il giorno seguente la direzione dell'hotel mi scrisse confermando i miei sospetti dicendo che loro non stavano assolutamente cercando personale, che il malfattore aveva già provato in passato ad attirare malcapitati con finti annunci di lavoro a loro nome, che loro lo avevano già più volte denunciato alle autorità cantonali competenti e che questa storia era finita su Striscia la notizia.

  2. Un secondo caso, ordito sicuramente da uno stalker che già a Napoli mi sta dando filo da torcere, l'ho vissuto a metà giugno di quest'anno quando ho risposto ad un annuncio di lavoro su Subito.it in cui si cercavano elettricisti trasfertisti per cantieri edili in Emilia Romagna, Piemonte e Lombardia. Si offriva vitto e alloggio e stipendio adeguato. Quando telefonai in una cordiale conversazione col proprietario dell'impresa mi fu detto che mi sarei dovuto recare a spese mie a Catanzaro per un colloquio di lavoro/corso di formazione sulla sicurezza/visita medica d'idoneità fisica. Spinto dalla necessità di lavorare decisi di provare. Il viaggio di andata fu alquanto disagiato, specialmente nell'ultimo tratto, in un trenino locale privo di aria condizionata, rovente e rumoroso. Quando giunsi a destinazione fui accolto cordialmente dal mio potenziale datore di lavoro che, dopo una consumazione al bar e una breve chiacchierata su quanto avrei dovuto fare il giorno successivo presso una locale struttura di formazione, mi accompagnò al B&B ove mi pagò il pernottamento in una camera apparentemente molto confortevole con aria condizionata e un bel bagno. Passai lì un paio d'ore ove feci una lunga doccia per recuperare le forze perse col caldo torrido, dopo di che mi preparai e andai alla ricerca di un posto decente in cui cenare. Dopo la cena, buona ed economica, rientrai al B&B, guardai un po' di televisione e mi coricai, anche se non riuscii subito a prendere sonno anche perchè l'intero B&B era impregnato di deodoranti per ambienti molto pesanti. Dopo una notte agitata da quel tanfo fui svegliato alle 06:50 dai rumori in bagno del mio vicino di camera e da quelli di un cantiere che era giusto al piano di sotto a quello dove stavo io con la stanza... La sala da pranzo della struttura era popolata da gente strana e il tutto sembrava il set di una candid camera così decisi di prendere un caffè al bar di fronte; giunto lì si riversarono all'istante tutti gli operai del cantiere di cui sopra che insieme alle bariste, molto scortesi con me, cominciarono a parlare ad alta voce di certe telecamere nascoste e a fare strane battute in dialetto locale. La sensazione di essere vittima di uno scherzo aumentò ulteriormente quando mi recai presso il centro di formazione dove un attempato signore mi parlò per dieci minuti di aria fritta, facendomi nomi di persone che avrei incontrato in cantiere che avevano ruoli chiave nella sicurezza. Finito il "corso" mi fu dato appuntamento alle ore 15:00 per le visite mediche e così mi ritrovai alle dieci del mattino da solo, a piedi a Catanzaro Lido con 43° C di temperatura senza una meta. Dopo aver percorso un chilometro sotto al sole cocente trovai un minimarket in cui feci preparare con i pochi soldi che avevo, tre panini per il pranzo e presi una bottiglia di energade per recuperare i sali minerali persi. Poi, in cerca di un posto all'ombra dove rinfrescarmi e rifugiarmi, chiedendo di persona in persona per un parco pubblico aperto, giunsi un paio di chilometri dopo al Parco giochi "Gaslini". Nonostante la calura africana c'erano dei gruppetti di bambini impegnati in esercizi ginnici con tanto di maestre al seguito. All'una mangiai i due panini lasciando il terzo per il viaggio di ritorno e un'ora dopo telefonai al tizio dell'impresa per farmi accompagnare al centro di formazione per i prelievi e le visite mediche. Espletate le visite dovetti firmare un cumulo di fogli di presenza per il corso sulla sicurezza e una serie di moduli per le visite mediche, dopo di che in fretta e furia mi feci riaccompagnare in stazione a Catanzaro Lido per prendere i due treni che mi avrebbero riportato a Napoli. Sarei dovuto partire per Milano una decina di giorni dopo ma l'idea di essere capitato in un pasticcio lavorativo da cui non avrei più saputo come uscirne unitamente a qualche altra occasione di lavoro che avevo a Napoli mi fecero prendere la decisione di fare un passo indietro. Quando telefonai al tizio di Catanzaro per comunicarglielo mi disse che aveva speso ben 700€ per assumermi e mi tirò, tra il serio e il faceto, una storia su tutto quello che aveva fatto per me per farmi lavorare. Questo scherzo a me è costato ben 150€ e il rischio di un colpo di calore o una bella insolazione senza contare le beffe al B&B e al "Centro di formazione".

Conclusione

State attenti: più l'inserzione è bella più la fregatura è grande! Non dico che sia tutto così ma i rischi che si corrono sono concreti. Fate visure aziendali presso le Camere di Commercio, pretendete di vedere il contratto di assunzione e fatevi dare la ricevuta di registrazione dell'assunzione all'INPS e controllate su MyINPS se siete stati veramente assunti, perchè una volta finito il lavoro se non sarete pagati veramente ci sarà da piangere!

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