Barberino del Mugello - Cantiere
- Salvatore Giglio
- 6 gen 2022
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 4 mar 2022
I Factory Outlet Village sono centri commerciali di grandi dimensioni, superiori ai 10.000 m², caratterizzati dalla morfologia open air e riproducenti una porzione di un determinato contesto urbano...

In questi complessi sono presenti, oltre ai vari negozi, anche servizi di ristorazione, aree giochi, ecc. La loro nascita è strettamente connessa al concetto di spaccio aziendale, del settore non alimentare, che prevede l’eliminazione delle rimanenze di magazzino, quali possono essere prodotti invenduti, di seconda scelta, vecchie collezioni, prototipi, ecc. Il primo Factory Outlet Center della storia fu realizzato negli USA a Reading in Pennsylvania nel 1974 e si chiamava Vanity Fair, Fiera della vanità. A metà anni ’80 il nuovo format di vendita approdò prima in Gran Bretagna e di lì poi coinvolse anche il resto d’Europa.

Storia del progetto
L'insediamento commerciale di Barberino del Mugello è un progetto dell’ingegner Paolo Giustiniani, AD dello Studio Hydea, dell'architetto russo Andrei Perekhodtsev e dell’arch. Guido Lorenzo Spadolini. Il costo complessivo dell'operazione è stato di 100 milioni di Euro, con investimenti provenienti dal consolidatissimo duo Fingen (promotore sviluppatore immobiliare) e McArthurGlen Group, leader nel management retail, a cui si è unita la costola britannica della James Richardson & Sons Ltd., in una società di scopo la Bmg Barberino S.r.l. detentrice dei suoli sui quali è stato edificato l'outlet.

La crisi della Rifle Jeans
Alla vigilia del nuovo millennio la Rifle jeans di Barberino del Mugello, proprietà della famiglia Fratini, conosce un profondo momento di crisi e si cerca una soluzione per porvi riparo; quella più efficace sembra esser la costruzione di un factory outlet center sui terreni dei Fratini appena fuori dal casello dell'Autosole. Così, sul finire del 1999 la Fratini diventa azionista di Fingen insieme all'AD di Real Estate Development Management S.r.l., Jacopo Mazzei che, riferendosi a quel cantiere, in un’intervista rilasciata a ItaliaOggi del 10/03/06, afferma:
«Questo progetto aveva oneri rilevantissimi, per alcune opere infrastrutturali a nostro carico, quali la risistemazione del fiume e il verde. Il progetto definitivo prevede una viabilità dedicata che dovrà essere realizzata. Al momento c'è una viabilità allargata che garantisce l'accesso al centro e il controllo del traffico. Inoltre, abbiamo realizzato anche i parcheggi accessori».
Descrizione del progetto
Il nuovo centro commerciale prevedeva lavori su di un’area di 13 ettari, con 25.000 metri quadri destinati a 130 spazi commerciali non alimentari, sevizi di ristorazione, area giochi e parcheggi di superficie per 2.400 posti auto. L’outlet offre così prospettive occupazionali per circa 450 addetti alle vendite e di pressappoco 350 addetti ai servizi quali le pulizie, la vigilanza, la manutenzione generale, la manutenzione del verde, ecc. Le opere di urbanizzazione pubblica collaterali al progetto sono costate 10 milioni di Euro e sono state donate al Comune di Barberino; esse consistono di un tratto di 2.500 m di lunghezza, comprensivo di 4 nuovi ponti ed una rotatoria, nonché della sistemazione idraulica e naturalistica di un segmento di circa 1.500 m dell’alveo del fiume Sieve provvedendolo di una nuova pista ciclabile nonché delle opere di collegamento necessarie con le varie reti infrastrutturali.
Descrizione delle principali tipologie costruttive
Il visitatore passeggiando per il borgo commerciale non percepisce assolutamente la struttura costruttiva che costituisce ciascuna attività commerciale, concepita in ottemperanza agli standard antisismici relativi ad una zona 2 di rischio sismico.
La struttura tipologica costruttiva maggiormente diffusa nei lotti di magazzini impiega un sistema di prefabbricazione continua, monopiano, a maglia rettangolare sviluppata con lastroni portanti a cui è giustapposta la facciata realizzata o con un lastrone di precompresso o con pilastri, travi e laterizi per permettere uno sviluppo più articolato e stilizzato della stessa.

In particolare, i blocchi perimetrali edificati sono stati pensati per ricevere rifornimenti anche durante l’apertura al pubblico dell’attività commerciale dal momento che il retro si affaccia su di un apposito viale provvisto di adeguati spazi di sosta per lo scarico di merci. Il borgo si sviluppa intorno ad un tratto della Sieve con alveo inciso ed argini rinforzati con grossi blocchi di cemento rivestiti di terreno e naturalizzati con vegetazione fluviale della zona.





Il sistema di copertura, adottato con maggiore diffusione all’Outlet di Barberino, consiste in una serie di pannelli in cemento armato precompresso a doppia T, detti tegoli.
A questi ultimi, poggiati sui travi longitudinali, sono applicati una serie di profilati in acciaio inox, a sezione rettangolare, su cui sono ancorati i pannelli isolanti grecati.
Al termine della copertura trova posto uno speciale profilato metallico, coordinato con le coperture, costituente un ampio canale di gronda a cui si attesta la lunga serie di tubazioni verticali che, collegate al sistema fognario, permette lo smaltimento delle acque piovane
Il mio modello 3D di uno dei negozi dell'Outlet
Attendere qualche istante mentre il viewer carica il modello 3D da modelo.io
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Gli impianti elettrici di nostra competenza
Come già accennato in precedenza, il nostro lavoro in cantiere è consistito nella posa in opera di tutti i punti luce relativi alla pubblica illuminazione del villaggio commerciale. In quel contesto, l’alimentazione dei corpi illuminanti destinati al pubblico è suddivisa in numerosi blocchi distinti le cui radici sono rappresentate da altrettante cabine di trasformazione 9000/380V da cui, attraverso apposita quadristica opportunamente ubicata in punti strategici del villaggio commerciale, viene derivata in linee elettriche da 220V 1P + N + T di vario amperaggio.

Sulle facciate dei negozi sono state apposte delle lanterne a braccio mentre nei corpi di fabbrica sopraelevati, rappresentanti i primi piani di ipotetiche abitazioni del borgo, trovano posto riflettori tipo PAR con diverse tipologie di lampade. Sui tetti dei vari esercizi commerciali sono stati inoltre ubicati speciali trasformatori tipo SELV 220V/24V di adeguata potenza per l’alimentazione dei fastigi luminosi natalizi.
Le linee elettriche di alimentazione dei bracci sono state segregate in canalette plastiche in PVC poste all’interno dei vari locali, mentre quelle per l’alimentazioni dei pali stradali a tre bracci scorrono in una complessa rete di cavidotti muniti di tombini di collegamento.
Oltre ai punti luce di cui sopra sono state installate circa 170 prese interbloccate IP65 di servizio, tra quelle per la 220V e quelle per la 380V, opportunamente occultate dietro finti vasi, lesene, ecc.
Sono stati passati oltre 150 km di cavo elettrico di varia sezione senza assistenza di argani passacavo.
Il cantiere non si è mai fermato, solo che per pochi giorni a Natale e a Ferragosto, e noi abbiamo lavorato in ogni condizione climatica anche il 6 gennaio 2005 mentre nevicava.
Foto del cantiere - i luoghi
Foto del cantiere - le persone
Delle foto mai scattate - i miei rendering di Barberino Designer Outlet
Vuoi conoscermi meglio, apprendere qualcosa e farti quattro risate?
Allora puoi leggere e scaricare i miei Album dalla rete. Ho pubblicato su Calaméo la versione sfogliabile dei miei Album e ho caricato su Google Drive i PDF per il download. Buona lettura :)
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