Launch time primaverile da BRUNO’s
- Salvatore Giglio
- 20 gen 2022
- Tempo di lettura: 9 min
Aggiornamento: 4 mar 2022
Un esperimento di storytelling realizzato interamente con una modellazione 3D

Se, per definizione, lo storytelling è:
«Storytelling, dall’ingl. storytelling
(‘narrazione di storie’ → story - telling),
s. m. inv. Affabulazione, arte di scrivere o raccontare storie
catturando l’attenzione e l’interesse del pubblico. [...]
Già attestato nella Repubblica del 4 settembre 1990, p. 28, Cultura (Romano Giachetti).1»
c’è da chiedersi se è possibile narrare una storia attraverso un modello 3D di un bar - tavola calda ubicato in un’amena località molisana a 15 Km dal capoluogo, nel bel mezzo del nulla!
In effetti la sfida che ha sotteso lo sviluppo di questo progetto era proprio quella di raccontare, in un periodo in cui le relazioni umane sono tutt’altro che improntate sull’ospitalità e sull’inclusività, la storia di Bruno: il figlio di una coppia di congolesi nato in Italia una trentina d’anni or sono, che dopo moltissimi sacrifici riesce ad aprire il suo sospirato bistrocafè dall’aria cosmopolita e sempre pieno di avventori.

Nella narrazione questo successo di Bruno è sicuramente dovuto al fatto che molti docenti dell’Università degli Studi del Molise hanno preso casa proprio in questi nuovi edifici di Largo Conte Zurlo unitamente a numerosi studenti stranieri che qui hanno trovato un buon alloggio a prezzi modici; e così, il bar si popola di personaggi esotici, colti, affascinanti e inusuali per quella zona.

Quante storie si intrecciano in questo luogo, sotto lo sguardo benevolo di Stefano Benni raffigurato, assieme ad un uomo primitivo, su di un pannello d’alluminio su cui campeggia un suo pensiero in una scritta al neon tratto dal celebre “Bar sport”:
«L'uomo primitivo non conosceva il bar. Quando la mattina si alzava, nella sua caverna, egli avvertiva subito un forte desiderio di caffè. Ma il caffè non era ancora stato inventato e l'uomo primitivo aggrottava la fronte, assumendo la caratteristica espressione scimmiesca.»
Da questa premessa il modello è vivificato da una serie di 26 personaggi 3D (pesantissimi per il mio vecchio PC) immortalati, in una bella giornata di fine maggio, ognuno con la sua storia, storie che nel loro insieme ho deciso di raccontare così come si fa su Instagram e Facebook in un album a parte.
Questo lavoro è andato ben oltre la progettazione e l’arredo degli spazi interni: è stata un intensa opera di modellazione, in cui sono stato “costretto” a creare sia nuovi componenti, che a riadattare alle necessità contingenti diversi modelli scaricati dalla Warehouse di SketchUp.
I personaggi 3D hanno richiesto uno sforzo notevole, dal momento che SketchUp non è nato per la modellazione organica e la quasi totalità dei People 3D della Galleria Immagini proviene da software specifici, come ad esempio Human 3D, che producono esemplari assolutamente high poly del peso di centinaia di mega, difficilissimi da maneggiare su macchine con schede grafiche da pochi GB di RAM come la mia…

Ad alcuni di essi ho cambiato pettinature, abiti ed incarnato, mentre ad altri ho corretto posture e articolazioni. A tutti ho dedicato innumerevoli ore per eliminare facce interne e bordi inutili, cercando di assortirli nel miglior modo possibile per dare il massimo realismo alla scena.
Non cura minore hanno richiesto i vari ambienti del bar, in particolare la zona del banco, del retro banco, della cassa e dell’ufficio in quanto ricchissime di particolari “narranti” e “rivelatori” come, ad esempio, le foto di Bruno che gioca a pallone da bambino e vince persino un trofeo...

Il mio passato da elettricista non poteva sorvolare l’impiantistica elettrica del locale, munendolo di decine di punti luce, fotocellule per il comando domotico degli stessi, prese civili e industriali, quadro elettrico e contatore.
Ho cercato di curare anche gli aspetti legati al condizionamento e al ricambio dell’aria del bar consultando manualistica tecnica dedicata; le ingombranti condutture di questi impianti sono state occultate tramite controsoffittature, alcune delle quali fonoassorbenti, messe in opera per migliorare il confort di avventori, operatori e vicinato.
A questo punto la mia speranza è quella che tante ore di paziente lavoro, trascorse in condizioni ambientali talvolta pessime (rumorosità e temperature elevate) traspaiano dal modello 3D che ho caricato su Google Drive per ragioni di peso (235 MB non scaricatelo se avete un PC lento e datato), dal filmato che ho pubblicato su YouTube e dagli album che ho presentato sul mio sito.
I personaggi chiave

1 - Bruno H.: un percorso tutto in salita per coronare un sogno

Bruno è il terzo figlio di una coppia di giovani congolesi di origini Bantu , Adeola e Morenike che, emigrati in Italia alla fine degli anni ‘80, si inseriscono rapidamente nel nostro tessuto sociale dopo aver frequentato l’Università per Stranieri di Perugia.
Il loro primo impiego fu in quel di Rimini, nel 1992, presso un noto albergo della zona come personale di servizio con varie mansioni. In questo periodo nacque la loro prima figlia, Halima. Successivamente la coppia passò ad occuparsi per oltre un decennio della gestione di un ristorante etnico a Roma, il Cuisine Kinshasa, nel quartiere San Lorenzo; in questo periodo nascono Malik e Bruno.
Di carattere forte, indipendente e volitivo, Bruno dopo il diploma alberghiero con ottimi voti come Tecnico dei Servizi Ristorativi, comincia il suo apprendistato presso una serie di attività inerenti il suo settore di competenza.
Ha talento, conosce bene tre lingue (italiano, francese ed inglese), non ha problemi a viaggiare e apprende subito. Nell’arco di una decina di anni accumula un piccolo capitale che decide poi di investire in quest’attività ristorativa leggera a Baranello, in Molise, una piccola e deliziosa località a meno di dieci minuti d’auto da Campobasso.
La sua ragazza, Chara conosciuta due anni prima proprio nel suo locale, è al momento in un college americano per un master, ma tornerà quanto prima a Baranello dal suo amato… Eccolo mentre è proprio in videochiamata con Chara.
2 - Due vecchi amici di Bruno: Peng e Xiang

Risale alle scuole superiori l’amicizia di Bruno con Peng e sua cugina Xiang. Sono entrambi nati in Italia da famiglie cinesi, Xiang è una ragioniera e lavora come segretaria da Bruno, mentre Peng è laureato in Commercio Internazionale e cura gli interessi di alcuni suoi connazionali che hanno delle attività economiche nel nostro Paese.
3 - Elena e Franca: le cassiere

Amiche e persone di fiducia di Bruno sono Elena e Franca, le due cassiere del locale. Cordiali ed efficienti con i clienti del bistrocafè, veloci e precise nella contabilità di cassa giornaliera. Si occupano di tutti gli aspetti inerenti la gestione della tabaccheria e dei servizi lottomatici (ricariche, pagamenti fatture utenze, carte prepagate, ecc.). In questo snapshot chiacchierano con Jian, il fratello di Peng che da qualche giorno ospita tre suoi cugini di Panjin; il più giovane dei quali è stato appena ammesso all’Università Cattolica del Sacro Cuore a Monte Tappino nell’ambito di un progetto di scambi culturali tra Cina e Italia.
4 - I cugini di Peng: Meng, Hui e Cheng

A sinistra l’esultanza di Meng, che torna raggiante dalla Segreteria della Cattolica, perché è stato appena preso in carica per il prossimo Anno Accademico. A destra, con la camicia a quadretti, Il fratello maggiore Cheng mentre lo guarda in tralice e sembra quasi pensare “speriamo che non si faccia buttare fuori dopo un mese” mentre quello col golfino bianco, Hui, il più piccolo dei tre è in parte dispiaciuto perché è molto legato a Meng.
Meng ha terminato il suo ciclo accademico presso la School of Life and Medical Sciences della Dalian University of Technology (DUT) così come gli altri due fratelli; Cheng è un ingegnere minerario e Hui sta studiando alla School Business. I loro genitori hanno origini contadine e hanno fatto mille sacrifici per permettere ai tre ragazzi di avere un futuro leggero con una solida carriera professionale.
5 - Gli operatori al banco vendita

Lo staff degli addetti al banco del BRUNO's Bistrocafè prevede un cuoco, un barman e un’operatrice alla gelateria/pasticceria.
Carlo è il cuoco, bello e talentuoso, diplomato all’IPSEOA “Federico di Svevia” di Termoli nel 2010. Conquista poi due master di cucina e lavora in alcuni noti ristoranti molisani; single, di bell’aspetto e “sciupafemmine” si definisce come “il biondo che non impegna” sulla scia del noto spot pubblicitario con Owen Wilson.
Di tutt’altro carattere è Giuseppe, il barman, anche lui è un ex del Federico di Svevia ed, nonostante l’avvenenza fisica, è felicemente sposato. Sa tutto su cocktail e drink, è veloce, affidabile, disponibile e all’occorrenza non evita di dissuadere eventuali avventori già alticci di eccedere con gli alcolici (col beneplacito di Bruno).
Dulcis in fundo Gloria, una giovane ragazza madre di Pescara che ha trovato a Baranello un luogo ove crescere serenamente la sua Camilla e magari, chissà, incontrare un giorno un compagno affidabile con cui condividere il prossimo pezzo di vita.
6 - Carmen e Giorgia: le operatrici di sala

Carmen e Giorgia sono due studentesse universitarie che, per non gravare sulle famiglie, hanno scelto di alternare studio e lavoro per pagarsi la laurea. Giovani e carine, molto serie, vivono il Bistrocafè come una seconda famiglia, un luogo piacevole che offre loro un’ottima interazione sociale anche nei severi inverni molisani.
N.d.R. Non è stato facile rimodellare con SketchUp questi personaggi con abbigliamento, oggettistica, trucco e tatuaggi , considerando che sono stati originariamente realizzati con altri software
I clienti aficionados

7 - I fratelli Mignona

Claudia e Ottavio Mignona sono teramani e si trovano a Baranello per motivi di studio. Lei è la sorella maggiore e frequenta i corsi del V anno di Medicina a Monte Tappino, lui quelli del II anno di Giurisprudenza a Campobasso. Claudia è innamoratissima di Carlo, lo chef del locale, ma non è ricambiata perché al cuoco farfallone piacciono di più le ragazze straniere. Ottavio è un patito del calcio e dei motori ed il suo sogno più grande, dopo la laurea, è quello di acquistare una vecchia Ferrari 360 coupé benzina. Da Bruno i due fratelli han fatto casa anche perché abitano nel palazzo del bar al II piano e preferiscono pranzare o cenare lì per non trovarsi impicciati con spesa, cucina e piatti da lavare.
8 - Davide, Serena e Giulia

Serena e Giulia sono due impiegate di un’impresa di lavori edili e stradali della zona. La prima si occupa della contabilità mentre la seconda è la segretaria di fiducia della ditta. Ogni giorno si fanno una trentina di Km a testa, tra andata e ritorno. Il giovanotto che finge di leggere il menù fuori al locale è Davide; ha adocchiato da qualche giorno Serena e così per la pausa pranzo ha deciso di recarsi da Bruno, anche se l’oggetto dei desideri è sempre accompagnata da quell’amica. Giulia ha ormai capito l’interesse di quel ragazzo per l’amica e le propone di anticiparsi in ufficio così da lasciare campo libero al timidone.
9 - Joe & Helen the londoners

Lui è un broker finanziario della City , lei proprietaria di un avviatissimo lounge bar nel quartiere di Westminster. Si sono conosciuti una decina di anni or sono ad un party e da allora fanno coppia fissa. Sono molto amici di Bruno e Peng anche perché, un paio d’anni fa, Joe tramite loro ha acquistato una bella casa con terrazzo proprio nel palazzo del bar ad un ottimo prezzo; così, da allora, i soggiorni londinesi di Bruno e Chara sono sempre a casa di Helen e Joe. Helen è sempre un po’ indispettita quando il suo uomo la trascura per gli affari, soprattutto quando sono in vacanza in Italia dal momento che a Londra, pur vivendo insieme da tre anni, riescono a viversi solo la sera e in qualche giorno di festa.
10 - Lola, Eleonora e Carla

Da dietro lo schermo dei suoi occhiali, Carla osserva Lola la sua ragazza che, dall’altra parte del tavolo, fa la gatta morta con una tipa di Campobasso. Nel frattempo Eleonora, una loro amica da sempre, rabbrividisce al pensiero della sfuriata di Carla e studia una scusa per darsela a gambe prima dell’imminente tempesta. All’impegno serio e costante di Carla corrisponde soventemente la civetteria di Lola; le due si amano, si odiano e si fanno dispetti di ogni colore. La passione è sempre al massimo ma il rapporto è un continuo saliscendi di umori, bugie, sincerità e ogni tanto le due arrivano pure alle mani.
11 - Cinzia ed Annalisa: amiche per la pelle

Un vecchio adagio recita «Gli amici sono i fratelli che ti scegli» e nel caso di Cinzia ed Annalisa è proprio così. Si conoscono e frequentano dalla scuola materna, hanno fatto insieme tutte le scuole, sino all’università e, anche se le loro strade si sono divise per varie situazioni di vita (matrimonio, figli, lavoro), non perdono occasione per trascorrere delle ore insieme. Il bistrocafè è perfetto perché è equidistante e vicino ai rispettivi lavori delle due amiche e offre loro una pausa di relax tra i 1000 impegni della giornata.
12 - Gianni il buongustaio

Non ci vuole molto a metter su un bel panzone: poco moto, gustosi manicaretti a pranzo e a cena, qualche dolcetto, un gelatino e zac! In un paio d’anni passi dalla 48 alla 60! Gianni riassume proprio questo in tutta la sua fisicità. Geometra e immobiliarista di Baranello, le sue uniche camminate sono da casa allo studio, 200 metri tra andata e ritorno, dallo studio al ristopub, 50 metri tra andata e ritorno, e per mostrare qualche casa ai clienti, con l’auto. A Carlo dispiace veder Gianni aumentare di peso, nonostante sia uno dei migliori clienti del locale e ogni tanto gli da consigli sull’alimentazione indirizzandolo verso pietanze più sane. Nel frattempo Giuseppe il barman auspica in cuor suo una vita più pacifica per tutti.
3 - L'Album dei personaggi: lettura online e download
Se vuoi approfondire quanto hai visto sinora nel post, puoi:
consultare online su Calaméo l'Album dell'edificio;
leggere e scaricare da Wix l'Album dell'edificio (PDF in formato A3).
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